Congiuntivite allergica: come combatterla con i colliri naturali
La primavera è arrivata e, con essa, anche una maggiore diffusione di pollini di ogni genere che, come sappiamo, sono la maggiore causa di allergie stagionale.
Fra i principali sintomi dell’allergia stagionale vi sono:
• Starnuti ripetuti;
• Congestione nasale;
• Tosse secca;
• Prurito e lacrimazione oculare.
Talvolta, ad essi, possono essere associati anche dei rush cutanei, ma in questo caso parliamo di allergia da contatto diretto con l’allergene.
In particolar modo il prurito oculare, o “congiuntivite allergica”, è una condizione molto diffusa che può essere isolata o associata alle altre manifestazioni. Essa consiste in un’infiammazione a carico della congiuntiva che si presenta, oltre che con il prurito e la lacrimazione, anche con arrossamento ed edema palpebrale. Questi ultimi sono dovuti al rilascio d’istamina e altre sostanze proprio in reazione al fenomeno allergico che li ha causati.
Inoltre, gli occhi possono subire stress da altri fattori come i raggi solari, l’uso intenso di computer e tablet, o ancora l’uso di lenti a contatto.
Per fortuna esistono una serie di prodotti e di rimedi naturali, come i colliri che possono essere d’aiuto per aiutarci a proteggere i nostri occhi, come:
• Eufrasia: l’impiego dei suoi fiori, o delle foglie, per preparare una lozione acquosa ha un’azione decongestionante per le zone oculari, grazie alla presenza di flavonoidi e tannini. Questo tipo di pianta è particolarmente indicata per l’infiammazione o l’esposizione a forte fonti di calore;
• Camomilla: è uno dei maggiori colliri naturali, in particolar modo lo sono i capolini di Camomilla Matricaria perché, anch’essi, sono ricchi di flavonoidi, di cumarine e di azuleni dall’azione lenitiva. Viene utilizzata soprattutto in caso di occhi gonfi, stanchi ed arrossanti, svolgendo un effetto calmante su zone perioculari ed oculari della mucosa dell’iride. Può essere utilizzata grazie alla preparazione di un infuso, o applicarla bagnando delle garze sterili;
• Fiordaliso: anche questi fiori hanno un effetto lenitivo, inoltre permettono anche di idratare in profondità i tessuti e le mucose, formando uno scudo capace di proteggere l’occhio. Non a caso l’Acqua di Fiordaliso viene adoperata in caso di secchezza oculare;
• Altea: è una pianta ricca di mucillagini, che hanno una capacità emolliente, perciò è indicata in caso di disidratazione oculare, oltre che per curare i sintomi di arrossamento e prurito. Può essere impiegata grazie all’applicazione del decotto di Altea, che consente di rendere più umida la porzione oculare esterna ed interna formando un film protettivo che entrerà a contatto con esso rinfrescandolo ed idratandolo.
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