Le proprietà della Curcumina: un toccasana per il benessere dell'organismo
La Curcuma rientra nella sfera degli alimenti nutraceutici, ovvero quei cibi che associamo componenti nutrizionali a proprietà curative.
Vediamo nel dettaglio quali sono le sue proprità e quali benefici apporta all'organismo umano.
La Curcuma Longa, pianta erbacea rizomatosa della famiglia delle Zingiberacee, originaria di Paesi Asiatici è una spezia molto usata nella cucina indiana e medio-orientale e nota da tempo per essere utile nel sostenere le funzionalità digestive ed epatiche.
Diversi polifenoli, chiamati curcuminoidi sono contenuti nel rizoma della Curcuma Longa, tra essi il maggior componente è la curcumina, presente fino al 70-75%. I curcuminoidi esplicano la loro azione su molteplici target e con svariati meccanismi d’azione rendendo la curcuma una spezia ricca di proprietà benefiche. I curcuminoidi agiscono da antiossidanti e antinfiammatori regolando fattori di trascrizione che sono dei segnali di attivazione metabolica della cellula e bloccando così processi infiammatori alla base di malattie croniche e degenerative.
Tra le tante funzioni essi hanno:
1) Azione anticancerogenica, dovuta a:
-inibizione dell’angiogenesi tumorale;
-upregolazione di meccanismi di apoptosi (morte cellulare) della cellula;
-inibizione di TNF (fattore di necrosi tumorale) e citochine;
-inibizione del metabolismo dell’acido arachidonico;
-inibizione di COX (ciclossigenasi) e LOX (lipossigenasi).
Alcuni studi effettuati hanno dimostrato la riduzione del volume e del numero di tumori gastroenterici.
2) Effetti anti-infiammatori dovuti alla capacità della curcumina di inibire citochine pro-infiammatorie. Nel caso dell’artite reumatoide apporta miglioramenti sul gonfiore articolare, sulla rigidità muscolare e sui tempi di deambulazione.
3) Attività di neuro protezione. La curcumina è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica e di legare la beta-amiloide cerebrale riducendo il volume delle placche associate con il deficit cognitivo ed in particolare con il Morbo di Alzheimer impedendo le modifiche cerebrali e contrastandone l’evoluzione.
4) Attività antiossidante. Mediante l’attivazione di fattori di trascrizione, tra cui Nrf2 che stimola tra gli altri l’attivazione di glutatione, reduttasi, catalasi, carotenoidi, e flavonoidi combattono in maniera efficace lo stress ossidativo della cellula.
In commercio ci sono diverse forme di integratori contenenti curcumina. Purtroppo non tutti garantiscono elevate biodisponibilità del “principio attivo” perché la curcumina, essendo una molecola lipofila, ha un lento meccanismo di azione e un rapido meccanismo degradativo.
Per migliorare la biodisponibilità della curcumina è stato trovato un sistema di trasporto tramite “micellizzazione”. Veicolata in micelle liquide, si aumenta fino a 185 volte la biodisponibilità, rispetto alla forma nativa e l’assorbimento risulta essere 7 volte maggiore. Questo ci garantisce che la curcumina svolga al meglio tutte le sue funzioni e non resti un “semplice digestivo”.
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